Rispondere subito alla vocazione
Una mia lettrice mi ha posto alcune domande....
Caro Cordialiter,
mi chiamo [...], sono un'assidua lettrice del tuo blog. Mi hanno colpito due lettere che hai pubblicato: in una dicevi ad una persona che la vocazione può "andar via" o essere "tolta da Dio e data ad un'altra persona" e in un'altra che "se pure una persona non ha la vocazione, si può pregare che Dio gliela doni". Che vuol dire? Dio non ha per ognuno una vocazione personale fin dall'eternità, da prima che una persona nasca? Come può toglierla e darla ad un'altra? E se ha già un progetto, può cambiarlo in vocazione religiosa se glieLo si chiede? Grazie.
Un saluto in Gesù e Maria.
Cara sorella in Cristo,
San Tommaso d'Aquino e Sant'Alfonso Maria de Liguori (entrambi Dottori della Chiesa), insegnano che quando una persona comprende di avere la vocazione, deve darsi da fare per poter adempierla al più presto, altrimenti rischia di perderla.
Se vuoi saperne di più al riguardo ti basterà leggere gli "Avvisi spettanti alla vocazione religiosa" di S. Alfonso. Ecco alcuni brani: “Pertanto quando chiama Dio a stato più perfetto, chi non vuole mettere in gran rischio la sua salute eterna, deve ubbidire ed ubbidire subito. Altrimenti sentirà rimproverarsi da Gesù Cristo […]. I lumi di Dio son passaggieri, non permanenti; onde [...] s. Tommaso d'Aquino [...] nella sua Somma propone il dubbio, se sia lodevole l'entrare in religione senza il consiglio di molti e senza lunga deliberazione. E risponde di sì, dicendo che il consiglio e la considerazione sono necessari nelle cose dubbie; ma non già in questa, che è certamente buona, giacché l'ha consigliata Gesù medesimo nel Vangelo [...]."
Dio è generoso nel dispensare le grazie (e la vocazione religiosa è una delle più grandi grazie che può donare), ma se vede che una persona le rifiuta, allora può anche revocarle. Ad esempio, se tu vuoi fare un regalo ad una tua amica, ma costei lo rifiuta, che fai? Ogni giorno ritenti di darglielo? No, dopo qualche rifiuto, prendi atto dell'ingratitudine della tua amica, e il regalo lo dai ad un'altra persona più meritevole.
La vocazione è una grazia del Signore, e come tutte le grazie può anche essere chiesta per se stessi o per altre persone. Ad esempio nel libro “Storia di un'anima” si narra che Santa Teresa di Lisieux pregò Dio di donare la vocazione a una sorella di una novizia, e dopo breve tempo quella ragazza abbandonò il mondo ed entrò in monastero.
Spero di aver risposto alle tue domande.
In Cordibus Jesu et Mariae,
Cordialiter