Le Missionarie e la Madonna
Oltre ai tradizionali voti di povertà, castità e obbedienza, le Servidoras professano un voto mariano secondo la spiritualità di San Luigi Maria Grignon de Monfort, il grande apostolo della devozione alla Madonna.
Con questo voto le Servidoras non appartengono più a se stesse, ma diventano "proprietà privata" della Regina del Cielo, la quale può disporre delle sue schiave nel modo che preferisce, facendo ascoltare la sua voce per mezzo dell'obbedienza ai superiori. Mediante questo voto, le Servidoras offrono tutti i loro beni e tutte loro stesse a Maria e attraverso di Lei a Gesù. Offrendo a Cristo per Maria il loro corpo, la loro anima, i loro beni esteriori, le loro buone opere, passate, presenti e future con tutto il loro valore soddisfattorio e meritorio affinché Lei ne disponga secondo il suo beneplacito. Il frutto di questa consacrazione alla Vergine è "marianizzare" tutta la propria vita, facendo tutto attraverso Maria, con Maria, in Maria, per Maria, per servire meglio Gesù.
Il fine ultimo dell'uomo è solo Dio, ma mediante la Madonna è più facile giungere a Lui. Dunque, se vogliamo portare anime a Dio dobbiamo diffondere maggiormente la devozione alla Mamma del Cielo. Ella è la Corredentrice del genere umano e la Mediatrice di tutte le grazie che il Signore ci concede, quindi fanno benissimo le Servidoras a donarsi completamente a Lei col voto di schiavitù mariana. Non bisogna avere timore, del resto si tratta di una schiavitù d'amore, perché la Madonna non è una tiranna, ma è la più amorevole e affettuosa delle madri.